Chi crea abiti non ne può fare a meno, ogni volta che vado in giro per negozi devo controllare se un capo sia ben fatto, per me è un gesto così istintivo e naturale da non rendermene neppure conto.
Ho pensato così che potrebbe essere utile dirti 5 dei trucchi che utilizzo sempre.
Tranquilla, non bisogna essere esperta di moda e di tessuti per capire se quel capo durerà a lungo nel tempo o se, invece, sia destinato a distruggersi al primo lavaggio. Servono solo esperienza e attenzione ai dettagli da sfoderare, ovviamente, in negozio, un attimo prima di valutare se sia il caso o meno di comprare quel capo che ci ha colpiti. (non parlo nel dettaglio di capi sartoriali che hanno delle caratteristiche ancora più specifiche ma in generale di come riconoscere un capo di buona qualità, anche industriale).
Allora ecco 5 trucchi per orientarti meglio la prossima volta che comprerai un capo!
Leggere l’etichetta
È sicuramente la prima cosa da fare.
Una buona etichetta fornisce indicazioni sul lavaggio, sulla provenienza, e la composizione del capo.
Qualora detesti lavare a mano gli abiti e sia una fan accanita delle lavatrici, non è consigliabile acquistare un capo che non possa essere centrifugato ad esempio (questo non preclude la qualità del capo in sé ma la qualità di utilizzo). Un'altra informazione indispensabile, nel caso in cui si voglia stare alla larga dagli indumenti prodotti in certe zone del mondo, laddove sfruttamento e schiavitù la fanno da padroni, è quella appunto, di andare a vedere subito dove è stato prodotto. L'etichetta, oltre a svelarci la provenienza dell’abito che abbiamo in mano, ci ragguaglierà circa l’effettiva composizione dello stesso. È assai probabile che seppure sembri di seta sia in realtà quasi completamente sintetico e non proprio affidabile, pertanto, dal punto di vista qualitativo. (l'argomento composizione è molto complesso e vorrei parlarne in modo esaustivo in un altro articolo).
Dimmi di che stoffa è e ti dirò quanto durerà nel tempo
Il secondo trucco per chi è in cerca di capi belli e al tempo stesso di qualità richiede un po' di esperienza, per questo ti consiglio di toccare più materiali possibili quando vai a fare shopping.
Un esame valutativo del vestito che siamo in procinto di acquistare non può assolutamente prescindere dal tessuto di cui si lo stesso si compone. In mezzo ad un mare di capi in tessuto sintetico, allenare il tatto al riconoscimento della giusta consistenza potrebbe permetterti di fare la differenza. Una stoffa crespa e sgradevole al tocco non è il massimo e potrebbe addirittura dare fastidio alla pelle, mentre un tessuto di buona qualità risulterà morbido e dunque di gran lunga più confortevole. Per avere la certezza che si tratti di un buon capo si può poi verificare che anche l’interno sia composto della stessa stoffa utilizzata per l’esterno, così da non avere problemi nel momento in cui si deciderà di lavarlo.
Controllare le cuciture
Un’altra accortezza fondamentale è prestare attenzione alle cuciture.
Sebbene ad uno sguardo poco attento alcuni dettagli possano tranquillamente sfuggire, sono ben fatte se i punti sono equidistanti e regolari, ma anche se per ogni centimetro di tessuto ve n’è un numero consistente. Qualora vi siano soltanto 3 punti, ad esempio, è assai probabile che quell’abito si scucia piuttosto rapidamente. Se ce ne sono 8, invece, si tratta quasi sicuramente di un abito di alta qualità.
Nel primo caso avremo a che fare con un indumento che molto probabilmente è frutto di una lavorazione in stile orientale, mentre nel secondo è assai probabile che si tratti di un originale made in Italy.
L’abito sarà accettabile anche nell’ipotesi in cui i punti siano 5: questa lavorazione è tipica dei capi prodotti in Occidente e, pur essendo discreta, non è comunque eccellente tanto quella propria delle zone italiane.
Nelle cuciture di qualità i fili stessi sono molto più resistenti e quindi capace di durare a lungo nel tempo, perché resiste all’usura e agli strappi. Controlla anche come è cucito l’orlo, i suoi lati e le tasche, i bottoni e le asole, in particolar modo queste ultime, se non sono rifinite e vedete uscire del tessuto dalla cucitura tondeggiante, sono di bassa qualità.
Una delle sarte che mi ha insegnato il mestiere, proprio agli inizi, una volta mi disse un frase che ho impresso nella mia mente e della quale ne feci tesoro: "Una buona cucitura regge nel tempo ed è gradevole a vedersi: l’interno di un capo deve essere più bello dell’esterno".
Prestare attenzione alla trama
È molto probabile, per non dire certo, che un capo non egregio a livello di fattura sia purtroppo ulteriormente mortificato da motivi che non combaciano. Poniamo ad esempio che l’oggetto in questione sia un cardigan a righe. Come capire se è ben fatto o meno? Prova a sovrapporre perfettamente le due parti al fine di accertarti che le righe combacino alla perfezione. Idem se si tratta di quadrati, scritte, disegni e chi più ne ha più ne metta. Un capo che è frutto di una lavorazione poco attenta sarà quasi sicuramente sbilenco e non proprio bello da indossare, a meno che l’effetto storto non piaccia. Questo perché fare in modo che i motivi combacino è un’operazione che richiede non solo competenza e manualità, ma anche spese aggiuntive: affinché il risultato sia assolutamente impeccabile, infatti, è spesso necessario adoperare il doppio della stoffa e sprecarne, al tempo stesso, un quantitativo non indifferente. Solo così, prestando la massima attenzione in fase di realizzazione, si può dare vita ad un capo che sia otticamente perfetto.
Impara a capire il taglio
Il quinto aspetto da approfondire, nel frangente in cui ci accingiamo a valutare la fattura di un indumento, è il taglio. Hai presente quelle magliette che, una volta lavate, quando le pieghi sono storte, con le cuciture laterali che sono una davanti e una dietro? Quello succede perché il taglio non è stato fatto rispettando il verso delle fibre, per fare economia. Quindi, prima di acquistare un capo, presta molta attenzione alle cuciture laterali, se sono dritte vuol dire che è stato tagliato in modo corretto.
Spero con questo articolo di averti dato delle indicazioni semplici e pratiche, fammi sapere nei commenti se già conoscevi questi trucchi o se invece ancora non li hai mai usati, provali e dimmi se ti sono stati utili!
Alla prossima settimana
Daniela
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